Un giorno feci visita alla prima elementare frequentata da mia figlia. Eravamo una maestra, la sua aiutante, io e diciotto anime che erano in questo mondo da sei soli inverni. L’aria era fredda dell’inizio di novembre.
I bambini stavano giocando e lavorando, divisi in quattro o cinque gruppi, quando la pioggerellina che cadeva fuori dalle finestre si trasformò impercettibilmente in fiocchi di neve.
Qualcuno gridò: «Guardate! Sta nevicando! È arrivato l’inverno!».
I gruppi si disintegrarono mentre tutti correvano alle finestre. Nessun bisogno, per loro, di recitare la benedizione appropriata per quando si osservano per la prima volta le meraviglie della natura. No, per loro no, ma per me sì! «Benedetto Tu sia, o Signore, nostro Dio e Re dell’Universo, che hai fatto queste cose!».
«Dai, papà! aiutami a mettere la maglia! Andiamo fuori!», gridò mia figlia. Rimasi alla finestra, a guardare la neve cadere sulla mia piccola.
Ci sono posti dove vanno i bambini che gli adulti possono soltanto guardare da lontano.
Lawrence Kushner*, tratto da Le dieci porte della felicità, Ed. Piemme
*Rabbino presso la Congregazione Beth El di Sudbury, Massachussets
Crediti: Immagine in apertura di Aaron Burden
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