Scritto da Pensiero Distillato In Biblioteca L'Imbrattacarte

Il diario di Anna Frank

Ripropongo qui una mia vecchia recensione pubblicata in precedenza sul sito AnnessieConnessi.net

Di ogni libro vogliamo conoscere la fine e sappiamo di averlo apprezzato quando, voltata l’ultima pagina, vorremmo poter continuare il viaggio. In un certo senso è come se avessimo trovato un amico.
Provare tutte queste emozioni leggendo Il diario di Anna Frank è un po’ destabilizzante perché sappiamo di aver partecipato all’unico viaggio che la sua autrice ha potuto concederci.
Anna Frank non era una scrittrice, almeno non ancora quando a 16 anni scrisse l’ultima pagina del suo diario, ma tutto lascia supporre che lo sarebbe diventata. Era un’adolescente che amava la scrittura e, a modo suo, provava a dare un senso a quello che vedeva, viveva e subiva.
Non ci sono lacrime nelle sue pagine se non quelle che solo all’amica immaginaria Kitty poteva confidare.
Il diario non si dovrebbe leggere solo in quanto testimonianza storica, ma perché è il racconto sincero e appassionato di una ragazzina che, nonostante tutto, ha deciso di non arrendersi alla bruttura di quegli anni.
Anna era vivace e sensibile, prepotente e giusta: si sentiva sola e incompresa dagli altri, ma aveva la capacità di giudicarsi obiettivamente e di capire che “i genitori non possono dare che consigli o un buon indirizzo, ma tutto sommato ciascuno deve formare da sé il proprio carattere.”
Ognuno è responsabile della propria crescita personale e Anna Frank non poteva mostrarcelo meglio di così.
È un libro che consiglio a tutte le età: ai giovani per imparare ad ascoltarsi e agli adulti per dare valore e rispetto all’individualità dei giovani.

Informazioni sul libro

Titolo: Diario
Autore: Anne Frank
Editore: Crescere
Pagine: 320

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Immagine di Cristina Gottardi

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Tag: Last modified: 22 Febbraio 2024