In attesa che scocchi la mezzanotte, vi regalo una storia indù che lessi tanto tempo fa e che amo molto, nella speranza che il 2013 offra l’occasione ad ognuno di noi di andare alla riscoperta del proprio cuore.
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Un’antica leggenda indù narra che un tempo gli uomini erano Dei, ma abusarono a tal punto della loro divinità che Brahma, signore degli Dei, decise di privarli del potere divino e nasconderlo in un luogo dove non sarebbero mai riusciti a trovarlo. Riuniti in consiglio gli Dei minori furono interpellati su quale sarebbe stato il nascondiglio migliore.
Alcuni proposero: “Seppelliamo la divinità dell’uomo negli abissi della terra”. Ma Brahma obiettò: “Non è sufficiente, l’uomo scaverà e finirà per trovarla”. Allora gli Dei dissero: “Bene, allora occulteremo la sua divinità nel più profondo degli oceani”. Ma Brahma replicò: “No, perché prima o poi l’uomo esplorerà le profondità di ogni oceano e la riporterà in superficie”.
A quel punto gli Dei minori conclusero: “Non sappiamo dove nasconderla, sembra che non ci sia posto sulla terra o nel mare che l’uomo non possa esplorare”. Allora Brama disse: “Ecco cosa faremo con la divinità dell’uomo. La nasconderemo nel profondo del suo cuore. Lì non penserà mai di cercarla”.
E così fecero. Da quel giorno l’uomo ha viaggiato in lungo e in largo, si è arrampicato sulle montagne più alte, tuffato negli oceani più profondi e ha esplorato e scavato in ogni luogo alla ricerca di qualcosa che, in realtà, è sempre stato racchiuso dentro di sé.
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Foto di Moyan Brenn