Logan, un bambino di nove anni, stava trascorrendo una settimana di vacanza dallo zio. Puntava la sveglia molto presto e ogni mattina, non appena sentiva lo zio scivolare silenziosamente al piano di sotto – fossero anche le cinque – balzava dal letto per non perdersi neanche un istante della giornata. Lo zio era sorpreso. Aveva pensato di poter fare qualche lavoretto in pace mentre Logan dormiva (“Di solito Logan non si sveglia prima delle sette e mezza-otto” gli aveva detto la madre). Ma ogni mattina Logan era lì, desideroso di iniziare la giornata non appena lo zio si alzava.
Il “test di Logan” potrebbe essere un rapido rivelatore per capire se si è stati colpiti dalla “sindrome della rana bollita”*. Proviamo a chiederci qual è abitualmente il nostro comportamento attuale e poi confrontiamolo con quello che tenevamo in passato. Ci svegliamo ancora entusiasti del nuovo giorno, ben intenzionati a non dormire un solo minuto più del necessario? Ci abbandoniamo al riso come facevamo un tempo? Troviamo la nostra vita personale divertente come in passato? E sul lavoro, ci divertiamo ancora? Se ci rendiamo conto che il lavoro, le relazioni e la vita nel suo insieme non ci infondono energia e speranza per il futuro, è segno che forse abbiamo smarrito il senso del nostro sé reale*. Allora è giunto il momento di guardarci dentro e capire chi siamo diventati.
Tratto da Essere leader di D. Goleman, R. E. Boyatzis e A. McKee
*Note:
Sindrome della rana bollita: se immergiamo una rana in un recipiente d’acqua bollente salterà fuori istintivamente, ma se la mettiamo in un recipiente di acqua fredda e aumentiamo gradualmente la temperatura, non si accorgerà che l’acqua si sta riscaldando. Rimarrà dov’è e finirà per bollire insieme all’acqua.
Sé reale: la consapevolezza di chi siamo diventati rispetto ai nostri sogni e desideri, ma anche la presa di coscienza di quali sono i nostri punti di forza.
Immagine di Julian Hochgesang