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Le lacrime del male di Aldo Carotenuto

Immagine: Isaí Moreno

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Le lacrime del male di Aldo Carotenuto

Non fatevi ingannare dal formato del libro: sembra breve, ma è intenso e pregnante. Le lacrime del male è uno tra i libri scritti da Carotenuto che ho amato di più.
Si tratta di un saggio che esplora quella parte della nostra vita che preferiamo spesso relegare in un angolo perché caratterizzata da aspetti considerati negativi come le limitazioni e i fallimenti, il dolore e la malattia, la separazione dall’altro e la morte.

La domanda da cui si sviluppa la narrazione è emblematica: come affrontare il “mestiere di vivere” accettando le cose negative?
Il tentativo di Carotenuto di dare una risposta è apprezzabile e al contempo spiazzante per chiunque non sia affine alla teoria di Jung e, più in generale, a un approccio al dolore, al “male” che tenta di andare oltre il puro dato di fatto.
Perché, come scrive Carotenuto, “chi può dire cosa sia male e cosa sia bene”?

Tutti, prima o poi, viviamo quella che Jung ha chiamato “la notte dell’anima”, l’incontro con l’Ombra, ossia una crisi interiore per cui la vita come l’abbiamo conosciuta fino a quel momento perde significato e ci sentiamo prigionieri di emozioni sempre più negative.
Le crisi esistenziali, così come le malattie o le crisi relazionali, ci fanno dubitare di chi siamo e di quello che pensavamo di avere. Le rifuggiamo come la peste, eppure, quando meno ce lo aspettiamo, irrompono nella nostra vita e ci costringono a una battuta d’arresto. Però, come ci mostra Carotenuto, sono una grande possibilità che ci viene data per ritrovare noi stessi.

… quando siamo strappati al corso normale degli eventi, impegni, interessi, abitudini. È come se fossimo chiamati a sospendere il giudizio, e scoprissimo una perplessità, una distanza sconosciuta da tutto quello che fino a poco fa ci appariva consueto e naturale, e perciò da amare e coltivare.

Il dolore può acquisire un nuovo significato e divenire quel qualcosa che “privandoci della felicità ci aiuta a capirne meglio l’essenza”.
L’ignoto ci spaventa, la sofferenza è indesiderabile ed è per questo che fuggiamo, ma Le lacrime del male ci mostra una nuova prospettiva da cui possiamo guardare le situazioni e placare la paura.

Immagine di ePi.Longo

Nelle parole di Carotenuto: “Il nostro compito è di creare noi stessi a partire da questo patrimonio di difficoltà”.
È una sfida, ma leggere questo saggio mi è stato utile per osservare la vita sotto una luce diversa ed è quindi una lettura che consiglio a tutti.
Imparare a guardare nel buio delle ore più difficili della nostra esistenza, e smettere di demonizzare ciò che non ci piace, potrebbero essere la chiave di volta per ritrovare la serenità.

Nessuno può evitare di dare e ricevere male, anzi diventeremo tanto più ricchi quanto più riusciremo a integrare i nostri impulsi distruttivi: nelle nostri parti scisse, nei nostri impulsi ripudiati perché fonte di angoscia, sono infatti insiti anche elementi preziosi della personalità e della nostra vita creativa.

Alcuni diranno che si vuole forzatamente trovare un significato e un senso a tutto, anche agli aspetti negativi della vita. Personalmente penso che di un significato si abbia bisogno sempre e che è innegabile il cambiamento che alcuni momenti difficili possano innescare in noi. Non capita a tutti, vero, ma capita e questo è un dato oggettivo.

Accettare di compiersi, significa accettare la solitudine, il dolore, l’ignoto, connessi alla crescita. Significa in qualche modo raggiungere quella trasparenza dello sguardo che permetta di esperire la sofferenza senza necessariamente definirla come “male”, senza mai pensare al male come a una realtà irriducibile, solo nefasta per l’uomo.

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Informazioni sul libro:

Titolo: Le lacrime del male
Autore: Aldo Carotenuto
Editore: Bompiani
Versione: ebook Kindle

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Foto in apertura di Isaí Moreno

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Tag: , , , , Last modified: 22 Gennaio 2024